venerdì, ottobre 28, 2005

SPRAY



Ecco a voi cari Gufi un’altra invenzione dei due chimici, molti di voi sapranno che esiste un spray al pepe ideato apposta per le aggressioni, ma se provaste ad usarlo contro una mostringola non avrebbe alcun effetto; abbiamo pensato che avremmo avuto bisogno di qualcosa di più potente .
Questo coleottero chiamato bombardiere ha un modo curioso di difendersi dai suoi predatori, in quanto li investe con una miscela calda di aggressivi chimici. Queste sostanze sono scaricate con grande precisione e con uno scoppiettio chiaramente udibile, da una coppia di ghiandole poste all’estremità dell’addome. I componenti dello spray sono 1,4-benzochinone, 2-metil-1,4-benzochinone e acqua calda; il propellente è l’ossigeno. I predatori vengono colti di sorpresa e dissuasi, sicchè il coleottero ha il tempo di scappare e mettersi al riparo. Grazie a questo animaletto siamo riusciti a creare uno spray contenente questi aggressivi chimici. Quando il sabato vi trovate in piazza della posta e una mostringola vi avvicina minacciosa spruzzategli subito la sostanza e fuggite il più lontano possibile!

lunedì, ottobre 17, 2005

CHE TROIAIO!


Guardate come sono ridotto: ho sotto la sciarpa un cerotto per far passare il torcicollo, ho il raffreddore, la tosse, e dolore ai polpacci per colpa dei crampi! Tutto questo per aver giocato sabato la partita di campionato con l’influenza. Molti di voi crederanno che sia uno scemo, ma per me non è così, se fossi mancato sabato non melo sarei mai perdonato, era un’occasione troppo importante per far vedere all’allenatore di cosa ero capace dato che mi ha messo titolare per la prima volta dopo due giornate! Quello che più importa è che ho potuto regalare al Meroni la prima vittoria in campionato segnando il goal del 2-1. Se faccio goal tutte le volte che sto male allora spero di essere malato tutti i sabati!!! FORZA MERONI

mercoledì, ottobre 05, 2005

VITTORIA!



Prolifici produttori di alcoloidi sono le rane delle frecce avvelenate, una famiglia di piccoli anfibi variopinti, originari della Costa Rica, di Panama e della Colombia. L’intensa colorazione di queste rane ha lo scopo di allertare i potenziali predatori che incorrerebbero in una spiacevole disavventura se provassero a cibarsi di uno di questi animaletti. Infatti le rane secernano alcoloidi tossici da ghiandole poste sulla superficie della loro pelle. Le secrezioni sono così tossiche che venivano impiegate dagli indigeni per avvelenare le frecce delle loro cerbottane da caccia; da qui il nome di rane delle frecce avvelenate.
È stato isolato un alcoloide con proprietà analgesiche molto superiori a quelle della morfina. Si spera che questo semplice alcoloide, a cui è stato dato il nome di epibatidina, sia il composto di riferimento che porti allo sviluppo di una nuova famiglia di analgesici.
Infine i chimici Edoardo Elia e Giacomo Caliani addizionando l’epibatidina al cloridrato di procaina hanno trovato l’antidoto completo contro i morsi delle mostringole!